AIDS E DINTORNI 7° EDIZIONE
News pubblicata il 11/11/2021
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RAZIONALE
Quarant'anni sono trascorsi dai primi casi descritti di AIDS. Era infatti il 1981 quando vennero descritte per la prima volta alcune forme di immunodeficienza con grave infezione polmonare a carico di persone giovani appartenenti a comunità localizzate nelle grandi metropoli
nordamericane.
Fino alla metà degli anni '90 l'infezione era difficilmente curabile ed i pochi farmaci disponibili non riuscivano spesso a prevenire le gravi complicazioni dell'AIDS, con conseguente elevata mortalità. Dal 1996, con l'introduzione della terapia combinata ad alta efficacia (HAART), il decorso dell'infezione è significativamente cambiato, consentendone la gestione a lungo termine seppure in presenza degli effetti collaterali dei farmaci. Nei decenni successivi sono stati licenziati numerosi altri farmaci che, in opportune combinazioni, consentono attualmente un'accettabile qualità di vita alle persone che vivono con l'infezione da HIV, sia pure senza una completa guarigione. I farmaci oggi a disposizione riescono a bloccare la replicazione del virus con successo, al punto da rendere la sua presenza nel sangue non rilevabile e l'aspettativa di vita di un sieropositivo molto vicina a quella di una persona sana. Alla fine degli anni '90 un paziente sieropositivo poteva arrivare a prendere quasi trenta pillole al giorno. Oggi può bastare una sola compressa e in futuro potrebbero essere sufficienti singole iniezioni mensili (long acting drugs, farmaci ad azione prolungata).
Se oggi pensare di eradicare il virus, come avviene per esempio con i nuovi farmaci per HCV, non è possibile, non è escluso che in un prossimo futuro le terapie riusciranno a farlo.
Molto è stato fatto in termini di semplificazione della terapia, mantenendone l'efficacia, ma restano ancora molte le sfide da affrontare, ad es. quella dei pazienti che hanno virus multiresistenti, quella dell'accesso dei farmaci ai serbatoi virali, quella dell'ottimizzazione della TARV nel PLHIV o la sfida delle vecchie e nuove comorbidità che complicano la vita dei pazienti stessi.
OBIETTIVO
Il convegno ha come obiettivo quello di fare il punto della situazione su terapia antiretrovirale, effetti collaterali, vissuti dei pazienti, esplorando i profondi cambiamenti e miglioramenti avvenuti negli anni. Una parte del convegno sarà anche dedicata alla disamina dei cambiamenti gestionali che COVID-19 sta imponendo ed al ruolo che le vaccinazioni possono rivestire per la qualità di vita delle persone con HIV.
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